LA PAROLA AL PARROCO – 22 dicembre 2024

ANTIPATICO E MERAVIGLIOSO

Antipatico, probabilmente. Ma insostituibile. Liberante e rigeneratore. E perciò… meraviglioso.

Non trovo altre espressioni per “ingolosirvi” del più “giovanile” dei sacramenti: la Confessione. O Penitenza. O Riconciliazio­ne.

Strumento della compassione di Dio. Rivelazione del suo Cuore pieno di misericordia. Qualcuno afferma che è “una pratica in crisi”: in effetti, sembrano relativamente pochi i cristiani che si “confessano” se rapportati al numero di coloro che si accostano alla Comunione.

Molti credenti, anche “impegnati”, dichiarano apertamente che la Confessione, ormai, non ha più ragion d’essere. Ad alcuni dà fastidio il confessionale. Ad altri l’incontro faccia a faccia con il confessore. Molti denunciano di non sapere cosa dire. Altri ancora ritengono che “basta chiedere direttamente perdono a Dio” senza biso­gno di “andare a dire i propri peccati al prete”: che è un peccatore come gli altri, e forse più degli altri.

Qualcuno è con­vinto che non esista il peccato… e forse neppure Dio: la psicologia e la psicanalisi ci avrebbero liberati dall’uno e dall’al­tro. Molti hanno delle perplessità sull’insegnamento della Chiesa in materia di morale (specialmente sulla morale sessua le… ma anche sociale): e poiché non condividono, rimuovono l’esigenza della Confessione. Senza dubbio, in un tale modo di pensare, influisce la coscienza “da maggiorenne” che caratterizza l’uomo del nostro tempo, il quale fatica a la­ sciarsi giudicare da Dio e, più ancora, dalla Chiesa.

Eppure tutti, ma proprio tutti, sappiamo, per esperienza, quanto il male avveleni la nostra vita, inquinandola e derubandola della luce… L’abbiamo provato: cosa significhi “sentirsi a pezzi” e schizofrenici, dopo avere spaccato l’armonìa stupenda che unisce la nostra anima al nostro corpo, i grandi desideri di bene alle scelte concrete, le parole ai fatti, l’intelligenza alla volontà… Ci rincresce riconoscerlo, ma conviene non negarlo oltre: non siamo i salvatori di noi stessi! Solo i pazzi, “dal cervello tenero e dal cuore duro”, potrebbero insistere su una simile idiozia e rifiutare l’offerta di una libertà così alternativa. Che è puro dono. Nascosto in un sacramento antipatico come la Confessione. Grazie alla quale, tuttavia, l’Amore Misericordioso di Dio ci raggiunge qui e adesso, efficace, terapeutico, fecondo e rigenerante… Una grazia meravigliosa! Per custodire il cuore: dal quale sgorga, ri-battezzata nella
speranza, la nostra vita, il suo senso e la sua bellezza.

Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre 2024