LA PAROLA AL PARROCO – 15 DICEMBRE 2024

IO GIOVANNI… IL BATTEZZATORE

Mi chiamo Giovanni, ma sono universalmente conosciuto con il soprannome di “Battista”, che vuol dire “battezzatore”: infatti, duemila anni fa all’incirca, predicavo la conversione al Dio d’Israele lungo le rive del Giordano, in Palestina, e la gente veniva a farsi battezzare da me confessando le proprie colpe.

Perfino i pubblicani e i soldati mi chiedevano: “Cosa dobbiamo fare?”. E io li facevo scendere nelle acque del fiume e dicevo loro: “Lavatevi. Purificatevi. Cambiate vita, smettetela di approfittare e di abusare del vostro ruolo!”.

Mio padre, Zaccaria, era una bella persona. Apparteneva alla classe sacerdotale del popolo ebreo. Un uomo giusto, anche se non perfetto. La sua sposa si chiamava Elisabetta. Io sono nato quando i miei genitori erano già anziani. Tra l’altro mia madre era sterile da sempre. Una nascita, la mia, fuori tempo e fuori luogo, cioè… molto imbarazzante.

Una misteriosa visione nel tempio a Gerusalemme rivelò a Zaccaria che avrebbe generato un figlio: «Tua moglie ti darà un figlio e lo chiamerai Giovanni… Non berrà vino né bevande inebrianti… Egli ricondurrà i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, e preparerà al Signore un popolo ben disposto…». La cosa era talmente incredibile che mio padre è rimasto “senza parole” fino a quando sono venuto al mondo… fuori tempo e fuori luogo… perchè “nulla è impossibile a Dio”. Papà ripeteva spesso: “Dio ha esaltato in noi la sua misericordia!”.

Verso i trent’anni ho cominciato a condurre una vita mortificata, quasi randagia: mangiavo poco e male, vestivo una pelliccia ruvida di cammello, dormivo dove capitava. Ero una specie di “zingaro”, un vagabondo, ma la gente mi considerava un “profeta”. Qualcuno mi scambiava addirittura per il Messia. In effetti, non mi è mai mancato il coraggio per dire “pane al pane e vino al vino”. Ho gridato con tutta la mia forza, e senza guardare in faccia a nessuno, il “giudizio” di Dio su certe scandalose situazioni sociali e personali, smascherando, soprattutto, l’ipocrisia dei benpensanti. Ci credete? Avevo anche alcuni discepoli che mi seguivano come fossi un “rabbì”, un maestro.

A nessuno di quelli che si ritenevano “a posto in coscienza”, però, piacevano le mie prediche. Per loro ero un fanatico. Un esaltato. Anzi, un estremista. Se mi hanno minacciato? Caspita! Con la mia schiettezza mi sono “giocato la testa” nel senso più stretto e letterale della parola. E sarò ricordato in eterno come “Giovanni decollato”. Da me venivano volentieri, invece, i peccatori, cioè quelli che, sperimentando il peso dei loro peccati e conoscendone l’amarezza, ne provavano vergogna e perfino nausea; ed erano tormentati dal desiderio di una vita diversa, più pulita, più autentica. Loro, in realtà, non avevano bisogno di lavarsi con l’acqua, ma di essere purificati “in Spirito Santo e fuoco”.

Alla gente che, in massa, veniva a cercarmi, spiegavo senza equivoci: “Dopo di me viene uno che è più forte di me… Voi avete bisogno di lui!”. Mi riferivo a Gesù. Era lui il Messia che da sempre tutti stavamo aspettando. Al suo confronto io mi sentivo come lo schiavo che non è neppure degno di chinarsi a slegare i sandali al suo padrone. Con Gesù eravamo anche parenti: mia madre, Elisabetta, era cugina della sua.

Un giorno, inaspettatamente, si è presentato sulle rive del Giordano, confuso in mezzo alla folla, per farsi battezzare da me: pazzesco! Gli ho detto: “Ma scherzi? Sono io che devo farmi battezzare da te!”. Ha insistito e ho dovuto battezzarlo. Subito dopo si sono aperti i cieli, una specie di colomba ha planato su di lui e ho sentito una voce dall’alto: «Costui è mio Figlio, di cui sono orgoglioso!». Al ripensarci mi vengono ancora i brividi. Mentre Gesù se ne stava andando, per un impulso quasi irrefrenabile sono uscite dalla mia bocca queste precise parole: «Ecco l’Agnello di Dio… E’ lui che toglie i peccati del mondo!». E’ stato l’incontro più importante di tutta la mia vita. In assoluto. E tu… hai già incontrato Gesù?

Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre 2024