LA PAROLA AL PARROCO, 13 Aprile 2025

GOD’S NOT DEAD: DIO NON E’ MORTO !

E’ il titolo di un film dello scrittore e regista americano Harold Cronk: “God’s not dead”, ovvero “Dio non è morto”.

Realizzato negli Stati Uniti nel 2014 (tallonato, nel 2016, da un’ulteriore pellicola dello stesso autore con il medesimo titolo: “God’s not dead 2”), affronta un argomento “rischioso e controcorrente: l’esistenza di Dio, anzi, la fede nel Dio di Gesù Cristo.

La trama è avvincente, anche se non originalissima. Uno studente universitario, Josh, frequenta la Facoltà di Filosofia, e si iscrive alle lezioni tenute da un professore orgogliosamente ateo, brillante ma autoritario, che, fin dal primo giorno di lezione, esige dai suoi alunni una dichiarazione scritta: “God is dead: Dio è morto!”. Mentre tutti, intimoriti dal tono perentorio e minaccioso dell’intimazione, sottoscrivono, Josh, cristiano convinto, si rifiuta, sapendo di andare incontro al proprio “suicidio accademico”: per non essere radiato dal corso, infatti, dovrà sostenere la “sfida intellettuale” con il suo insegnante e dimostrare, davanti all’assemblea dei compagni – i quali giudicheranno gli argomenti degli sfidanti – che Dio esiste ed è vivo. Ma, soprattutto, dovrà reggere la solitudine in cui lo colloca la sua scelta anticonformista: l’abbandono da parte della fidanzata, l’incomprensione e la contestazione della famiglia, l’isolamento dagli amici.

“Dio è morto”, in realtà, prima che un diffuso pregiudizio contemporaneo, è il “vecchio” grido di battaglia del filosofo tedesco, “maestro del sospetto”, ateo ed esistenzialista, F. W. Nietzche (+1900):

«Ecco, Dio è morto. Voi siete risuscitati solo da quando egli giace nella tomba… Dio è morto: ora vogliamo che il Superuomo viva!»
F. Nietzche, Così parlò Zarathustra

Ed è esattamente la nuova “religione” che il professore di Josh vorrebbe inculcare nei suoi alunni: i “superuomini” non hanno più bisogno di affidarsi a ridicole superstizioni religiose… Dio non c’è più: e con lui è sepolto l’incubo dei suoi precetti e dei suoi divieti. L’uomo è finalmente libero, costruttore del suo destino, fautore del suo bene:

«Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso… Non ci fu mai un’azione più grande: tutti coloro che verranno dopo di noi apparterranno, in virtù di questa azione, ad una storia più alta di quanto mai siano state tutte le storie fino ad oggi!»
F. Nietzche, La gaia scienza, aforisma 125

E così sia. Anzi: così doveva essere. Perché la situazione di ieri e di oggi nel villaggio globale, con la sua umanità in preda ad una irrazionale follia distruttiva e omicida non offre agli atei alcun motivo per essere fieri della loro “storia più alta” e senza Dio! Sostituito da idoli abominevoli, da mostri malvagi e assetati di sangue.

Il film di Cronk si conclude con un “lieto fine’ perchè gli argomenti di Josh convincono l’assemblea degli universitari: “Dio non è morto!”. Perfino il professore, in extremis, si converte.

Si, Dio non è morto! Ma nell’annuncio pasquale della Chiesa rimane dogmaticamente essenziale la proclamazione che Dio è morto per davvero. Sulla croce. Liberamente e volontariamente consegnato alla nostra “furia deicida”. Per amore: gratuito, incondizionato, redentivo… e divino. In grazia del quale anche noi risorgiamo con Lui, il Crocifisso risorto, nostra unica speranza!

Ultimo aggiornamento: 13 Aprile 2025