LA PAROLA AL PARROCO, 9 Marzo 2025

INTELLIGENZA ARTIFICIALE… E SAPIENZA DEL CUORE!

Alla questione, attualissima, della “intelligenza artificiale” si sta interessando l’universo dei saperi: ovvero
tutti i “mondi” dello scibile e dell’esperienza umana.

Papa Francesco ha dedicato all’argomento diversi documenti ed interventi: segno della speciale attenzione che il Magistero della Chiesa presta ad un fenomeno che sta rivoluzionando non solo l’informazione e la comunicazione nel villaggio globale, ma anche l’educazione, l’istruzione, la cultura, l’economia, la medicina, le strategie militari, la politica e perfino la sensibilità religiosa.

L’impatto che le “macchine intelligenti” vanno assumendo nella vita dei singoli e della collettività, con le loro straordinarie risorse ma anche con il rischio di pericolose derive e strumentalizzazioni contro l’uomo, impone alle istituzioni pubbliche non solo di richiamare alcuni fondamentali principi etici e di approntare severe regole di controllo, ma soprattutto di coniugare costantemente l’intelligenza artificiale alla sapienza che viene dal cuore. Poichè le macchine non hanno coscienza. E non distinguono il bene dal
male. Imitano le capacità cognitive degli esseri umani ma sono sistemi tecnologici che obbediscono agli obiettivi e agli interessi di chi li progetta e di chi li possiede: dei “grandi burattinai”, insomma, che muovono i fili da dietro le quinte… tentati, inevitabilmente, dall’egoismo, dalla sete di potere e dalla brama del profitto.

Nel Messaggio per la “Giornata Mondiale della pace” del 1° gennaio 2024 papa Francesco è stato molto esplicito circa le incognite che la cosiddetta “intelligenza artificiale generativa” – non biologica, dunque, ma inorganica e basata sul silicio – comporta nella manipolazione e contraffazione della verità:

«L’abilità di alcuni dispositivi nel produrre testi sintatticamente e semanticamente coerenti, ad esempio, non è garanzia di affidabilità. Si dice che possano “allucinare”, cioè generare affermazioni che a prima
vista sembrano plausibili, ma che in realtà sono infondate o tradiscono pregiudizi. Questo pone un serio problema quando l’intelligenza artificiale viene impiegata in campagne di disinformazione che diffondono notizie false… La riservatezza, il possesso dei dati e la proprietà intellettuale sono altri ambiti in cui le tecnologie in questione comportano gravi rischi, a cui si aggiungono ulteriori conseguenze negative legate a un loro uso improprio, come la discriminazione, l’interferenza nei processi elettorali, il prendere piede di una società che sorveglia e controlla le persone, l’esclusione digitale e l’inasprimento di un individualismo sempre più scollegato dalla collettività…».

Insomma, la posta in gioco è altissima. Poichè ci riconsegna, più seria e inquietante che mai, la domanda cruciale: “Cosa significa essere uomini e, soprattutto, come conservarsi umani?”.

Ha scritto, in proposito, il pontefice nel suo Messaggio per la “Giornata mondiale delle comunicazioni
sociali 2024”:

«L’accelerata diffusione di meravigliose invenzioni, il cui funzionamento e le cui potenzialità sono
indecifrabili per la maggior parte di noi, suscita uno stupore che oscilla tra entusiasmo e disorientamento e ci pone inevitabilmente davanti a domande di fondo: cosa è dunque l’uomo, qual è la sua specificità e quale sarà il futuro di questa nostra specie chiamata “homo sapiens” nell’era delle intelligenze artificiali? Come possiamo rimanere pienamente umani e orientare verso il bene il cambiamento culturale in atto?».

All’invadenza dell’intelligenza artificiale, papa Francesco invita a rispondere non solo affinando ulteriormente le capacità della mente, ma soprattutto “ascoltando il proprio cuore”.
Purificato e custodito dall’amore. Sapiente, perciò, e incorruttibile.

«Il cuore, inteso biblicamente come sede della libertà e delle decisioni più importanti della vita – spiega il Santo Padre – è simbolo di integrità, di unità, ma evoca anche gli affetti, i desideri, i sogni, ed è soprattutto luogo interiore dell’incontro con Dio. La sapienza del cuore è perciò quella virtù che ci permette di tessere insieme il tutto e le parti, le decisioni e le loro conseguenze, le altezze e le fragilità, il passato e il futuro, l’io e il noi».

Sull’argomento la “Fondazione Vescovi” di Calcio, titolare della Scuola dell’Infanzia e Paritaria
parrocchiali, propone, ai docenti degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, ai genitori degli alunni e
all’intera popolazione, un incontro dal titolo: “Intelligenza artificiale ed etica, tra rischi e opportunità”. L’intervento è affidato al prof. don Maurizio Compiani, biblista e docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona-Piacenza, nonché Responsanbile diocesano della Pastorale Universitaria. L’appuntamento è per lunedì 10 marzo, alle ore 20.30 presso il Cine-Teatro Astra.

Ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2025