HALLOWEEN? NEANCHE PER SCHERZO!
E’ diventata una moda, un espediente commerciale camuffato da evento culturale: si tratta della notte di halloween, il 31 ottobre, che il mondo dell’occultismo definisce “il giorno più magico dell’anno” o “la festa più importante per i seguaci di Satana”.
All’apparenza una carnevalata innocente, destinata ad intrattenere i bambini, che si travestono da spiriti inquieti e visitano le famiglie, portando lanterne a forma di zucca, per ottenere dolciumi in cambio della loro benevolenza:“Dolcetto o scherzetto?”.
Il significato originale della domanda (“trick or treat?”), tuttavia, sembra essere un altro: “Maledizione o sacrificio?”. In effetti, il fenomeno di halloween, nella sua logica, nella sua tradizione, nei costumi e nei rituali richiama pratiche di spiritismo inclini al satanismo.
Dunque, evocare, sia pure per scherzo, i fantasmi e le streghe nei giorni in cui noi Cristiani celebriamo la speranza nella vita eterna e il destino di gloria che ci attende al di là della morte, non è solo di cattivo gusto, ma sbeffeggia la fede, oltre che i Santi e i Morti.
Non c’è nulla di macabro o di spiritistico, invece, nel nostro “andar per cimiteri” nelle giornate della grande commemorazione dei Fedeli Defunti: che veneriamo, per i quali preghiamo e ai quali chiediamo preghiere.
Non abbiamo bisogno di trasformare in un “mistero buffo” la nostra fiducia nell’eternità e l’attesa del compimento: la risurrezione di Cristo rende assurda e ridicola ogni idolatria della morte.
I nostri Morti non sono dei relitti umani, perché la loro speranza è piena di immortalità. E non sono neppure degli ectoplasmi senza consistenza, condannati a sopravvivere senza volto e senza
nome.
Essi custodiscono qualcosa di sacro che ha molto da dire al mistero della nostra vita. Il cui senso non può essere ridotto al più banale dei dilemmi: dolcetto o scherzetto?
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Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre 2024